La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è la problematica endocrina più diffusa tra le donne giovani e tende a crescere, caratterizzata da:

• Presenza di cisti sull’ovaio che aumenta il suo volume
• Irregolarità del ciclo mestruale che può portare a infertilità
• Iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili) che causa peluria e/o acne
• Spesso (nel 70-80% dei casi) si riscontra iperinsulinemia e insulino-resistenza
• Nel 50% dei casi si riscontra obesità, per abitudini alimentari scorrette e perché le alterazioni endocrine rendono più difficile il controllo del peso

L’ iperinsulinemia accompagnata e, pertanto, anche aggravata da una situazione di sovrappeso può contribuire a un incremento della produzione ovarica di ormoni androgeni, determinando un circolo che si autoalimenta.

Un’ importante figura di sostegno al ginecologo e all’ endocrinologo, specialisti in prima linea coinvolti nella gestione della donna con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), è divenuta quella del Nutrizionista, che occupandosi della riduzione del peso e del controllo degli esami ematici, fornisce un fondamentale contributo al miglioramento dei disturbi. Numerosi studi hanno dimostrato che una dieta corretta e una perdita di peso pari al 20% sono in grado di ribaltare il quadro clinico generale.

In cosa cosa consiste la dieta per Ovaio Policistico a Bologna elaborata dalla Dott.ssa Daniela Destino Biologa Nutrizionista?

• Ridurre l’adipe in eccesso, in caso di sovrappeso o obesità, attraverso una restrizione calorica migliorando così la funzionalità dell’ormone insulina
• Introdurre cereali integrali e legumi (riso integrale, riso venere, farro o orzo) che per la presenza di fibre regolano l’ingresso del glucosio nel sangue
• Ridurre gli zuccheri semplici e la frutta
• Ridurre latte e latticini in quanto proinsulinemici
• Aumentare il consumo di omega 3, noti per promuovere la cascata antinfiammatoria (pesce azzurro in primis)
• Consumare ad ogni pasto verdure e ortaggi stagionali
• Promuovere l’attività fisica